Sono passati cento anni da quando la Vergine Maria mostrò a tre pastorelli di un piccolo paese del Portogallo, Fatima, nel Luglio del 1917, uno squarcio dell'inferno: "un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio". "Questa visione durò un momento.... altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore" scrisse più tardi Suor Lucia , l'unica dei tre bambini giunta ad età adulta e fattasi suora. La stessa ebbe poi a dire che il più importante dei tre "segreti" è proprio il primo: l'Inferno, un segreto che non è veramente tale, perché ampiamente documentato dalla Parola di Dio - la Bibbia, Vecchio e Nuovo Testamento - come questo trattato vuole comprovare; creduto da 20 secoli di Santi, - e anche comprovato delle tantissime visioni infernali di innumerevoli santi e mistici di tutti i tempi; ribadito da ben cinque concili ecumenici.
Man mano
che ho raccolto materiale per trattare questo non certo facile e piacevole
argomento, mi si è aperto dinanzi un fiume di argomenti e considerazioni, che
ho dovuto necessariamente arginare.
Questo scritto, oltre a dimostrare nella prima parte la fondatezza biblica di
questa verità di fede tanto dimenticata, misconosciuta o sfuggita, nella seconda
sezione vuole mostrare quanto il credere nell'Inferno sia di aiuto per
comprendere meglio - e di conseguenza vivere meglio - tante altre verità della
fede cristiana.
Ma prima di addentrarci in questo impervio eppure assolutamente ineludibile argomento, una considerazione di fondo deve esserci di aiuto e di incoraggiamento: Dio è amore , e il suo agire nella storia del cosmo è motivato dall'amore.
E' per amore che Dio ha voluto che te e me esistessimo. Nella sua onniscienza ci ha "preconosciuti" dall'eternità, chiamandoci a vivere in questo tempo della storia, per condividere con noi la gioia dell'essere che Lui vive da sempre nell'amore tri-unitario. E ci ha fatti a sua immagine, come Lui creativi - e procreativi - in un meraviglioso mondo che solo la superbia dei nostri progenitori -e la nostra - é stata capace di guastare così tanto. E per amore è venuto su questa terra nella persona di Cristo Gesù per tirarci fuori dal fango della nostra miseria, soffrendo indicibilmente per offrirci la salvezza eterna...Questi brevi cenni di "teologia", intendono chiarire che l'Iddio di cui stiamo parlando, è quello che "ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (San Giovanni 3:16): dove dietro la parola "dato" c'è lo strazio infinito di un padre che vede il suo figlio torturato e poi crocifisso, e non interviene per la salvezza dei torturatori e crocifissori (noi tutti!). E quel "non muoia" significa che chi crede non morirà della morte che non muore mai, insomma non finirà nell'inferno eterno ("chi crede in me -ha detto Gesù - non morirà in eterno).
Insomma
l'Inferno, questa tremenda, agghiacciante realtà, è inscritto in una ben più
luminosa e confortante verità di fondo: l'amore di Dio.
"Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina potestate, la somma sapienza e 'l primo amore"
: queste parole, che Dante immagina scritte all'ingresso dell' Inferno,
esprimono poeticamente una verità che molti - anche religiosi consacrati - oggi
disconoscono. Sì, anche l'Inferno, come tutte le altre cose visibili e
invisibili create da Dio, procedono dal Suo amore. Un amore, però, da conoscere
e a cui uniformarci per quello che è veramente , e non da menomare e distorcere
riducendolo entro le nostre povere categorie intellettuali e morali.
Da ultimo, sento di aggiungere che pur professandomi cattolico convinto, sono però innanzitutto convinto delle mie incoerenze e dei miei peccati.
Lo scritto
che segue non vuole a essere un intransigente e severo "quaresimale" stilato
per spaventare la gente. E' l'amore per la Chiesa, per le anime di chi mi
leggerà e per la mia stessa anima, che mi ha portato a riflettere e far
riflettere sull'Inferno, questa inamovibile verità dalla nostra fede
cattolica, purtroppo così ampiamente rimossa o sottovalutata da tanti
compiacenti ministri della Chiesa.
Parafrasando la preghiera che Maria dopo aver mostrato l'Inferno ai tre
pastorelli di Fatima, disse loro di aggiungere alla fine di ogni dieci grani
del Rosario. confido che il Signore, che è sì amore ma anche un "fuoco
consumante" ( Lettera agli Ebrei, 12:29), perdoni le nostre colpe e ci preservi
dal fuoco dell'inferno, attirando a sé e portando in cielo le nostre anime: a
cominciare dalla mia, così bisognosa della Sua misericordia.
Massimo Coppo
INDICE |
CAPITOLO UNO - L'Inferno c'è: lo dice Gesù nel Vangelo |
CAPITOLO
DUE -
Il ricco e Lazzaro |